Frasi Gabriela 2013

Articoli di Gabriela Balaj 
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Ad una tazza d'amore di Gabriela Balaj
Oggi giorno in tanti si considerano grandi comunicatori in quanto hanno dei telefonini, usano internet, vanno nei club, vanno al cinema, guardano mentre pranzano spesso la televisione, ascoltano mentre viaggiano spesso la radio, leggono spesso delle riviste mentre fanno la fila dall' odontoiatra, e alla sera leggono dei libri. Quello che non fanno quasi mai è ascoltare gli altri, quello che non fanno quasi mai è conversare. Avete mai fatto caso, a quante volte si interrompono mentre parlano, avete mai fatto caso, a quante volte fanno finta di ascoltare ma in realtà non sentono? Se vogliamo considerarci dei grandissimi comunicatori dobbiamo tornare ad imparare l’arte dell’ascolto.
Molto spesso i pensieri più saggi provengono dalle persone che non hanno studiato, loro possiedono un tesoro immenso. E questo perché trascorrono ogni giorno della loro esistenza sui banchi dell'unica scuola capace di insegnare l’arte dell’ascolto: la scuola della vita.
© Gabriela Balaj | 1 gennaio 2013


Foto facebook.com/pasajedinviatape

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Donare di Gabriela Balaj
Ho notato che, se le persone sono tirchie o meglio dire povere di sentimenti, fanno fatica a fare degli auguri agli altri.
Ho notato che, se le persone si ritengono superiori agli altri, per loro è quasi impossibile apprezzare i regali. Loro non accetteranno mai qualcosa dalle persone che considerano inferiori a se stessi.
Quando ero bambina vicino casa mia c’erano una coppia di anziani simpatici i quali spesso ci portavano qualcosa in dono. Non volevano nulla in cambio se non il nostro sorriso, mio e di mio fratello, e la gioia che traspariva mentre assaggiavamo una manciata di ciliegie o fragole appena raccolte oppure la brioche ancora calda fatta da loro in casa. Loro mi hanno insegnato la bellezza e il piacere del dono. Non era certo il regalo in se che contava ma la gioia e il LEGAME che nasceva da quel gesto. Ricordo anche oggi con tenerezza quei due anziani e vi confido che qualche volta mi ritrovo con loro nel sogno, e mi fa piacere rincontrarli anche se loro oramai abitano altre dimensioni.
Molte persone oggi giorno invece non hanno neanche il minimo desiderio di accettare un “DONO” semplice. Al contrario molti sono convinti che quello che dona o fa semplicemente degli auguri è uno sciocco, una persona che perde del tempo e dei soldi ecc.
Beh, vi assicuro che la persona che dona non perde mai. Vi assicuro che chi dona e chi dedica del proprio tempo e denaro per fare “pensieri gentili” o auguri dal cuore e con semplicità guadagna soltanto infinite gioie e dolcezze. Vi assicuro che donare con sentimento è una delle cose più piacevoli e benefiche in assoluto sia per chi da, sia per chi riceve. Provare per credere…

© Gabriela Balaj | 2 gennaio 2013

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“Una farfalla non conta il tempo in ore, ne in minuti, ne in secondi, ma in istanti, è quello che fanno anche gli artisti, quelli veri. Ecco perchè le parole grandi non servono, le idee non hanno nemmeno parole, più sono veloci, più devono essere semplici, le intuizioni brillanti, sono immediate, si contano in attimi come i tempi della farfalla. “ © Gabriela Balaj

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Navigare in rete è come viaggiare…
Immagina che hai a disposizione molto tempo e denaro per viaggiare. Dove vai? Con quale mezzo? Insieme o da sola(o) ? Che cosa andrai a visitare? Come procedi? Con quali risultati torni ?
Ebbene cari amici, navigare in rete è simile ad un viaggio. Molti di noi dedicano ore intere nel corso della giornata al viaggio in rete. Alcuni vanno ad affidarsicosi, al caso, e quindi seguono la legge del caos, in rete come nella vita, questi possiamo dire che fanno parte della categoria dei viaggiatori che fanno l’autostop. Poi abbiamo la categoria di quelli che prendono il treno, vanno a fare il biglietto e sono certi più o meno dell’orario, del viaggio e della destinazione stessa. Ci sono anche quelli che prendono la propria auto e vanno diretti dove desiderano magari trascinando con loro anche chi fa l’autostop. Che dire invece di chi si rifiuta di fare un viaggio. Si mi direte, non ci sono persone in questa categoria, io vi rispondo si ci sono e come, c’è gente che nonostante abbia il tempo e il denaro non desidera più viaggiare, li etichettano e li chiamano “depressi”, invece di dargli un calcio in culo e mandarli a fare il loro viaggio.


Ovviamente queste sono le mie considerazioni, prendetele come un gioco, non cerco di dare colpe a nessuno, è una semplicissima riflessione. Che cosa andiamo a vedere in rete, come si procede ? Anche qui vale il discorso di sopra, per quanto mi riguarda quando vado a visitare un luogo nuovo come minimo mi attrezzo di una cartina, un navigatore, uso i motori di ricerca, ma per fare questo devi essere certo, devi essere molto sicuro di ciò che vuoi. E’ un po’ come chiedere alla gente per strada delle informazioni, devi saper fare la domanda giusta, altrimenti rischi di girovagare per la città senza vedere neanche un monumento.
Vediamo ora come siamo messi su facebook. Io ho la mia precisa idea ed è questa: su fb ci sono due categorie di persone, ci sono quelli che usano il mezzo per distrarsi e ci sono quelli che lo usano per lavoro. Anche qui parlo della mia esperienza, ovviamente ogni uno è un mondo a se. Prima cosa, su facebook abbiamo il tasto “mi piace”, poi c’è il tasto per i “commenti”, poi c’è “condividi”…Io, a differenza di molti, li uso tutti, nel senso che, se leggo una cosa, e leggo vi assicuro anche articoli che superano 20 righe, la cosa mi colpisce e la sento interessante, metto il mi piace, se mi sento ispirata e ho del tempo volentieri dico la mia in proposito e poi condivido per i miei contatti. Ecco, questo tasto e la funzione condividi è come dire “grazie” a chi ti ha dato delle informazioni o ti ha fatto da guida per vedere i monumenti o il museo della città. Io la vedo come una forma di rispetto e di ricambio, quindi mi sento non dico in obbligo di condividere alcune cose, ma sento il piacere di passare ad altri quelle info, altrimenti è come fare un viaggio, scoprire la bellezza della città ma al ritorno tenere solo per se le foto, senza mostrare agli altri.


© Gabriela Balaj | 4 gennaio 2013

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Se noi ignoriamo le cose cattive e negative non risolviamo nulla, anzi è come mettere la testa sotto la sabbia... Anche a me non piace vedere la diffusione della violenza in qualsiasi forma, ma ovunque ti giri, incluso facebook, è pieno di immagini, spot, film e per sino cartoni animati con bambini e cani maltrattati, è pieno di fotografie volgari e di status che istigano la gente alla rabbia e alla violenza. Ogni uno posta ciò che considera, a seconda di ciò che vuole trasmettere al mondo. Ogni uno si racconta molto bene tramite ciò che posta.
La mia pagina https://www.facebook.com/gabriela.balaj come tutte le pagine dei miei blog, le potete considerare come la mia casa. Una casa con una porta aperta alle persone. Una casa imperfetta come me, potrebbe sembrare disordinata agli occhi di qualcuno, potrebbe sembrare bella agli occhi di qualcun altro, a seconda della persona che visita. Tanti vengono per curiosità, vedono e non si fermano, ma altri leggono, e tornano... Ci sono persone che notano qualsiasi dettaglio che non gli piace, altri non vedono il disordine e la polvere sui mobili, ma noteranno qualcosa di bello che hanno trovato in casa mia.
Ho il diritto di decorare la mia casa con tutto quello che vorrei fare vedere ai miei ospiti, e mi rendo conto che non tutto sarà piacevole. Mi auguro che ogni persona che viene qui a trascorrere momenti belli sia in grado di ottenere qualcosa di gioioso, qualcosa di buono, qualcosa di utile, qualcosa di positivo. Io non riempio la mia casa con le cose che non mi rappresentano...La mia porta è aperta a chiunque e rimarrà aperta per chi vuole lasciare o tornare. Ma nessuno può venire a impormi come abbellire la casa, né che cosa offrire alla gente. Darò quello che ho e quello che ritengo giusto... il fatto è che voglio offrire solo ciò che considero utile.”
© Gabriela Balaj | 6 gennaio 2013


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“Le parole hanno un potere vibratorio. Non bisogna mai servirsi del potere delle parole, soprattutto se queste parole potrebbero causare sofferenza o illusione a qualcuno.
Non bisogna dire "ti amo" se non ami davvero, non bisogna dirlo neanche per abitudine o per rispetto. Non bisogna dire “ti amo” alla persona se pensi che non la ami abbastanza, se credi che ami solo una parte di quella persona, oppure per gratitudine in confronto di quella persona. Quando si ama una persona, la si ama per la sua totalità, non solo per il suo cervello o solo per il suo seno… Non dire “ti amo” nemmeno per fare un favore o perchè l’altra persona ti fa pena. Non bisogna dire "ti amo" perché l'hai detto ieri. Dirlo solo se l’amore lo senti, se lo senti dentro, che ti attraversa dalla testa al cuore e solo quando la gola ti senti strozzare. Quando sono brividi che aprono la pelle. Dirlo ogni volta che vale la pena, dirlo solo quando il tuo "ti amo" è sincero.
Lo devi dire il "ti amo" solo se ti si spacca il cuore, quando non vedi e non senti la persona che ami. Quando non riesci a smettere di pensare a quella persona e quando nei tuoi sogni c’è solo lei. Solo in questi casi puoi usare l’esplosivo potere vibratorio del linguaggio, solo in questi casi puoi indirizzare il tuo “ti amo” saggiamente per liberare la tua emozione, solo in questi casi… Si perché un “ti amo” , queste due semplicissime parole apparentemente innocue, rivolte ad un altro, celano all’interno una forza tale da esplodere come una bomba che produrrà effetti precisi, quasi come fosse un raggio della pistola laser, in grado di causare certamente cicatrici e tagli non indifferenti.”
© Gabriela Balaj | 7 gennaio 2013


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"Aspettavo
Di parlarti da sempre
Di spiegarti
Quanto sei importante.
Veramente
Ti ringrazio di esistere...
FRANCO SIMONE - TU E COSI' SIA"
http://www.youtube.com/watch?v=oEK1aT-BSBI&list=FLgGOhHsECTc-5B0X9pNqSFg
Alla base di ogni storia speciale, karmica o di qualsiasi natura essa sia, ci deve essere la fiducia assoluta, in mancanza di questa, non solo cade del tutto il valore della parola "speciale" ma anche della parola "storia". La nostra fiducia potrà anche essere tradita, ma è un rischio che bisogna correre se si vuole ottenere qualcosa da una storia che intuiamo o vorremo sia speciale. Essere corteggiati non significa essere amati, essere impegnati non significa essere innamorati… Distinguere fra le storie semplici e le storie speciali non è facile ma puoi capirlo, quando ti muovi se hai trovato un’anima che diventa un tuo punto d’arrivo. Quando non c’è nessun posto dove vorresti scappare, perché è con lei che ovunque tu sia, ti senti sempre nel posto migliore, allora è probabile che vivi una storia “speciale”, karmica o chiamala come vuoi…
© Gabriela Balaj |10 gennaio 2013


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Oggi ho sentito il bisogno di tornare indietro. Ma soltanto per un attimo, ho guardato e scelto alcune agende vecchie dove avevo lasciato emozioni, fiumi di parole, sentimenti incredibilmente puri, veri…Mi dispiace di aver lasciato molti dei miei appunti altrove, ma va bene cosi, forse quelli non dovevo portarmeli dietro, forse dovevano andare a finire nella cenere…
Oggi ho realizzato che la mia abitudine di scrivere è diventata necessità non oggi ma molti anni fa. Scrivevo fiumi di parole e scrivo ancora, come bene ha notato qualcuno, più che per gli altri, per me stessa.
Soltanto guardando indietro posso realizzare quanto ho amato e quanto ho sofferto, quanti amori sbagliati e quanta sofferenza inutile ho provato.
Soltanto guardando indietro posso realizzare chi ho scelto di amare e perché l’ho fatto, a chi ho voltato le spalle e rifiutato l’amore e perché l’ho fatto.
Soltanto guardando indietro posso realizzare che il destino a volte decide per noi, e quando ci porta nella vita un amore più tosto che un altro, c’è sempre un perché.
Soltanto guardando indietro posso realizzare quanti dei miei sogni ho realizzato e quanti ho smesso di realizzare.
Soltanto guardando indietro posso realizzare quanti dolori persi tra le righe dei miei diari, quante lacrime di gioia e quante di amarezza hanno bagnato quelle pagine.
Soltanto guardando indietro posso realizzare quanto erò stanca di vivere alcune cose e quanto erò impaziente di scoprire altre.
Soltanto guardando indietro posso realizzare che doveva andare tutto cosi come è andato e che devo accettare tutto cosi come viene giorno per giorno.
Soltanto guardando indietro posso realizzare di quanto amore e di quanta amicizia ne sono capace di offrire.
Soltanto guardando indietro posso realizzare perché alcuni pensieri mi assaliscono quando chiudo gli occhi e perché altri mi seguono dal primo momento che apro gli occhi alla mattina e durante le mie giornate.
Soltanto guardando indietro posso capire un po’ di più anche se sono consapevole che non capirò mai tutto.
© Gabriela Balaj | 11 gennaio 2013


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Quale essere umano non desidera sentirsi amato, o al minimo sentirsi rispettato, stimato, apprezzato o/e ammirato? Quando questo non accade, l’essere umano decide di mentire per fino sè stesso, si convince e si accontenta di sentirsi un po’ invidiato, odiato e disprezzato…Delle volte si mette nei guai proprio come se fosse un po’ autolesionista e cerca di procurarsi ferite in ogni modo. Delle volte l’essere umano si scorda di avere un’anima e si circonda di bruttezze, di cattiverie e di sofferenze. Ma poi accade che un giorno si risveglia e dice: basta.
Tutti gli esseri umani vogliono risvegliare qualche sentimento dimenticato, qualche minimo brivido d’ emozione nei loro cuori e nei cuori degli altri… Chi più chi meno, ma tutti noi, anime di luce, abbiamo bisogno di nutrimento, ed è per questo che ogni mattina ci svegliamo, per cercare di trovare un po’ di cibo per l’anima. Altrimenti l'anima rabbrividisce davanti al vuoto, per questo cerca sempre, comunque, ovunque e a qualsiasi prezzo.
© Gabriela Balaj |17 gennaio 2013

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Abbiamo tutti una storia da raccontare, un’agenda da scrivere, un diario da ultimare, un libro da finire… Il ritrovare, nell'autore o nei personaggi di un libro, delle somiglianze con noi, con il nostro modo di pensare, è una delle emozioni più grandi che l’autore possa trasmettere, per cui sono rari gli autori che conoscono i segreti della scrittura. Tutti siamo capaci di scrivere, ma solo in pochi sono capaci di arrivare alla tenerezza del cuore e ad emozionare fino alle lacrime. Il talento dello scrittore non dipende dal suo fascino, ne dal suo vissuto, ne dalle sue conoscenze letterarie, il talento dello scrittore c’è oppure non c’è. Punto.
© Gabriela Balaj | 18 gennaio 2013

Foto: facebook.com/EuSuntFemeie?ref=stream
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Non so se la mia sensibilità è forse troppo alta, non so se la mia educazione è troppo sbagliata, non so quanti di voi sono simili a me, ma io alcune immagini e messaggi non potrei proprio pubblicarli. Alcune foto che si vedono sul web, molto spesso celate sotto forma “d’arte”, troppe in verità, urtano il mio senso estetico e morale, urtano la mia anima. Mi domando e mi ridomando, come è possibile che alle masse poi piacciono questo tipo di messaggi? Parlo di messaggi dove nascosto a livello subliminale c'è sempre la violenza, la bruttezza, la morte, l’odio, e tanta altra negatività che non mi va neanche di elencare qui. Come è possibile che la gente abbia bisogno di nutrirsi con quel tipo di cibo? Possibile che alcuni sono talmente ciechi che neanche si rendono conto quando condividendo immagini del genere contribuiscono soltanto a moltiplicare il male? Sinceramente non sono in grado di capire, è un mio limite, o forse…
© Gabriela Balaj | 20 gennaio 2013


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© Gabriela Balaj | 24 gennaio 2013
Ti è mai capitato di domandarti qual’ è il posto giusto per te? Ti è mai capitato chiederti se ti trovi nel posto giusto? Ti è mai capitato di pensare che forse non esiste nemmeno un posto giusto?
Qualcuno sostiene che quel posto può cambiare a seconda di come l’essere umano cambia nel tempo, per qualcun altro il posto giusto è un illusione, è solo una fantasia della mente umana. Io penso che il posto giusto è li dove c’è la nostra gioia, se per un attimo la nostra gioia si trova in un’ illusione allora di certo il posto giusto è quello là, dentro la nostra immaginazione. Ogni volta che abbiamo il cuore colmo di gioia e il sorriso sulle labbra, ogni volta che non dobbiamo fingere di essere felici saremo nel posto giusto.


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La creatività è quella rara capacità di avere moltissime idee belle, e di averne tante costantemente, continuamente. La creatività è quell’ unica capacità di trovare un idea la dove gli altri non vedono nulla. Se uno è creativo lo si nota subito, non può nasconderlo, è come fingere di essere garbati mentre si parla con la chewing-gum in bocca. Il creativo è tale in ogni momento della giornata o della notte, lui non manca mai d’ispirazione. Per alcuni la creatività sorge da una sorte di “cazzeggio”, la vedono come un gioco nel quale si gioca da soli o in più persone e ci si diverte da matti. La capacità di produrre idee viene mentre uno si diverte, difficilmente nasce da un obbligo. Il creativo è spesso definito mago o folle, un po’ matto e un po’ bambino, ma trovo che deve essere cosi, altrimenti non è un vero creativo!
© Gabriela Balaj | 24 gennaio 2013


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Avete fatto mai caso a quando uno è single e cerca disperatamente un partner, sembra che non si trova ovunque, sembra cosi difficile e lunga l’attesa e la ricerca?... Invece non appena si entra in una relazione, una moltitudine di partner appaiono ovunque? Dove sono stati tutto quel tempo? Appena entri in una relazione di coppia non vibri più in un certo modo. Quando uno è focalizzato troppo sulla mancanza di un certo oggetto o persona emette un tipo di vibrazioni ed è per questo motivo che non si vede e si attira con difficolta un partner. In realtà fino al momento in cui emetti vibrazioni del genere: “sono single, ho bisogno di un partner”, ottieni solo altra attesa e ricerca. Non appena dici: “trovo subito l’anima giusta per me ” l’occasione si presenta ed è questione di poco per diventare una coppia.
© Gabriela Balaj | 28 gennaio 2013


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Quello che tu hai molti possono avere, ma quello che tu sei nessuno può esserlo. Prova a regalare il tuo tempo a coloro che ti apprezzano; prova a dare il tuo sorriso a coloro per i quali vale la pena; prova a donare il tuo amore a coloro che amano la vita e ti amano davvero. In ogni momento della giornata prova a mettere al primo posto la gioia, ma anche un sacco di tranquillità…mentre fai i tuoi doveri o mentre vivi accanto ai tuoi cari.
© Gabriela Balaj | 29 gennaio 2013


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Lo so per certo che tutte le ragazze sono fate. Sapete come si dice in romeno “ragazza”? Per dire ragazza in alcuni dialetti romeni usano il termine “fata”. 
© Gabriela Balaj | 21 maggio 2013


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Certo che noi umani abbiamo inventato le regole di società per cui abbiamo dimenticato le regole della nostra identità! Certo che abbiamo inventato legami stupidi e ignoriamo quelli d'animo! Che bravi che siamo! Molta gente ancora pensa che l'amore e l'affetto sia possibile soltanto tra le stesse specie e sia legato solo allo "scxxxre"…
© Gabriela Balaj | 21 maggio 2013


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Un singolo pensiero di gratitudine innalzato al cielo è una preghiera perfetta. Serve ad armonizzare e mettere sulle giuste frequenze la nostra energia. Noi non siamo solo il nostro corpo, non siamo solo le nostre emozioni, non siamo solo la nostra mente. Noi siamo una parte infinita di energia senza tempo e spazio, noi siamo la nostra Anima.
© Gabriela Balaj | 11 giugno 2013

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L’anima è il soffio vitale, è la differenza tra un chilo di carne dal macellaio e la carne umana viva e pulsante. Allo stato attuale di coscienza collettiva molti negano per sino di avere un’anima, figuriamoci quando si tratta di fare quello che l’anima indica.
© Gabriela Balaj | 13 giugno 2013
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C'era una volta sul pianeta Terra, molto molto lontano, in tempi remoti, l’abitudine degli umani di fare patti tramite una semplice stretta di mano. Una stretta forte che bastava e avanzava per avere l’accordo tra veri gentiluomini. C’era una volta…

Tempo fa ho conosciuto un artigiano in pensione, una persona umile e semplice, che ti insegna mille cose senza aver letto dei libri saggi nella sua vita. Sapete come l’ ho conosciuto? Stavamo in fila in uno di quei uffici dove si deve aspettare per ore. Mi guarda con occhi sorridenti e mi fa:
- Io faccio le scarpe. Rispondo:
- Si vede dalle mani che lavora molto.
Cosi abbiamo cominciato a parlare, lui mi raccontava e io ascoltavo, non mi faceva domande, non era pesante, al contrario. In poco praticamente sapevo la storia della sua vita ecc. Arrivata a casa ho riflettuto. Se fosse stato un ragazzo giovane oppure una ragazza quel tempo di attesa sarebbe stato di una noia mortale. La mia generazione ( e non solo la mia) non sa più comunicare. Sa soltanto mandare sms, tweet, post e clic. Il gusto di raccontarsi, il piacere di fare nuove amicizie, incontrarsi di persona sono abitudini che piano piano scompaiono? 


Hai presente quando uno dorme gli parli piano, non si sveglia.
Lo accarezzi e gli parli parole gentili con tono più alto per svegliarlo, ma non si sveglia.
Alla fine urli e se non riesci ancora che puoi fare?
Qualcuno diceva: gli tiri un secchio d'acqua. Potrebbe odiarti inizialmente ma poi, se è una persona intelligente, capirà che lo hai fatto solo perché era nel suo interesse svegliarlo in quel momento…
© Gabriela Balaj | 14 giugno 2013

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L' amore è composto da un unica anima che ha deciso di abitare in due corpi.

L'ansia è legata alle aspettative e a chi vuol controllare ogni cosa del proprio futuro, ma il futuro è pieno di imprevisti per cui non si può controllare, si può soltanto capire, accettare ecc...

Pensa che la tua anima è simile ad una candela accesa.
Hai due possibilità: la prima è spegnere la fiamma e quindi la candela rimarrà cosi come è, la seconda è lasciarla accesa e diffondere luce e calore intorno ed insieme ad altri.
© Gabriela Balaj | 29 giugno 2013

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Molti sanno il tuo nome, pochi la tua storia. Giudicare un comportamento temporaneo senza conoscere la storia è un errore gravissimo.

La verità è che nessuno può essere sicuro di conoscere la vera verità. 

Le abitudini di qualsiasi tipo esse siano alla lunga ci trasformano in robot, per questo le donne adorano le sorprese e i piccoli cambiamenti. Uomini, portate alle vostre donne un regalo mai fatto prima! Potrebbe sembrare pazzesco ma vi posso assicurare che anche una piccola coccinella alla donna fa immenso piacere.
© Gabriela Balaj | 4 luglio 2013

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Esistono incontri rarissimi per la verità che non sono voluti ne dalla mente ne dal fisico, ma da un’energia più potente, cosmica. Sono gli incontri tra Fiamme Gemelle. Questi non sono incontri di tutti i giorni, non si possono comprendere da chiunque, è un po’ come spiegare la corrente elettrostatica, te parli, ma non la vedono, gli altri sono liberi anche di non crederci, ma esiste. Se passi avanti a un pezzo di vetro strofinato e ti si alzano i capelli, allora la puoi sentire ecc…In questi rapporti è questione di correnti sottili, che si sentono a distanza, quando si sono attivati due elementi-persone che si riconoscono proprio per via di quelle correnti altrimenti la loro vita scorrerebbe tranquilla. E’ quella che gli sconvolge la vita perchè è il segnale di riconoscimento ecc.
Purtroppo tanta gente quando non conosce le cose tende a giudicare e catalogare in base al proprio vissuto, si tende sempre a credere solo a quello che è stato scientificamente e statisticamente provato e cosi via. Ma questo è quasi normale come atteggiamento, basta pensare come hanno deriso davanti alle moltissime scoperte in ogni campo. Quello che più mi procura tristezza è quando a catalogare sono quelli che si dichiarano con il cuore colmo d'amore e con la mentalità aperta. E pensare che volevo pure fare squadra con alcuni di loro, ora ho capito che è praticamente impossibile se la gente è centrata solo su se stessa e sulle proprie esperienze. Ma dove crediamo di andare da soli? Stanno a predicare che siamo collegati, siamo Uno e alla prima occasione si tirano indietro. Anzi, alcuni rosicano d’invidia o peggio ancora iniziano ad offendere e mettere bastoni tra le ruote. Facile salire sul caro del vincitore, più difficile fare squadra per tirare il caro! [ Mi riferisco al progetto di cui avevo scritto in privato ad alcuni autori]. Sapete, è successo anche a Irina Binder, la scrittrice romena, lei ha chiesto ad una grande libreria di poter presentare e vendere il suo primo libro e ha ricevuto un “noi ci occupiamo solo dei grandi autori”, ora che il libro è bestseller la stessa libreria ha chiesto a lei e ovviamente lei da brava e autentica ha detto “mi dispiace ma io non sono una grande autrice”. Quindi il mio motto è: “perdona tutto ma ricorda anche tutto”.
© Gabriela Balaj | 5 luglio 2013

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Il vero autore per essere ispirato e creativo al massimo della sua potenza non deve darsi nessun tipo di scadenza. I libri più belli sono stati scritti di getto, senza rispettare contratti e scadenze varie.
© Gabriela Balaj | 6 luglio 2013
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L' Amore è per chi non si spaventa del nuovo, l’Amore è per chi ha il coraggio di affrontare le proprie paure.

Immagina che amare senza attaccamento è come avere una farfalla tra le tue mani, apri per lasciarla libera di volare, e puoi solo sperare che lei ritorni a posarsi sulle tue mani. Ecco, se non sei capace di addomesticare una farfalla non sei capace di amare senza attaccamento.

L’ Anima dell’ essere umano non è venuta sulla Terra per imparare l'Amore assoluto, incondizionato. Quel tipo di Amore lo conosce già perché è il posto da dove l’Anima proviene e dove tornerà. Qui sulla Terra veniamo per fare l’Esperienza del LIBERO ARBITRIO e per imparare l'Amore umano, quello pieno di dubbi e sofferenze. L’anima non ha deciso di venire sulla Terra per essere perfetta. Lo è già. Ma è venuta qui per essere semplicemente umano e imparare tutti i sentimenti di tipo terrestre. 
© Gabriela Balaj | 8 luglio 2013
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Avete mai fatto caso a quelle Coppie che dopo tanti anni di vivere insieme si assomigliano, la pensano in maniera simile su tutto, iniziano a prendere per sino le stesse sembianze fisiche, stesse rotondità. Per forza se fanno tutto insieme, se si cibano ogni giorno delle stesse cose. Certe donne, con il passare degli anni, accentuano come le caricature i difetti dei loro compagni, mentre altre accentuano la grazia e i pregi dei loro amati. E’ vero che dietro ad un grande Uomo spesso sta una grande Donna, ma è altrettanto vero che dietro ad un piccolo uomo la donna lascia desiderare oppure è inesistente. Il discorso può essere altrettanto vero anche pensando il viceversa. Dietro alle Donne con personalità e con caratteri forti c’è l’ ombra di un vero Uomo con la maiuscola. 

Certi litigi servono per riportare equilibrio nelle relazioni, chiarezza ci vuole, adoro la chiarezza e le persone che la sanno usare bene. Certo che è semplice, tutto è semplice. Quando qualcuno ti evita è chiaro che sta male in tua presenza. Questo dovrebbe farti riflettere. E accettare l’evidenza. Quindi l’unica cosa da fare è lasciar perdere.

Ora ho capito perché Buddha ci dice di evitare due cose nella vita, la paura e la speranza. La paura ci blocca e riusciamo a percepire la realtà solo attraverso il filtro del timore quindi chi ha paura dell’altro non può avere fiducia. Di conseguenza crolla tutto il resto che dovrebbe derivare dal fidarsi. La speranza invece dicono che è l'ultima a morire, ma alla fine anche essa muore. L’unico modo per vivere nella maniera più semplice è non avere per quanto ci è possibile ne paure, ne speranze.
    Vivere ogni stato d’animo per quello che è, ma viverlo consapevoli del fatto che è un semplice passaggio, vediamolo come una goccia d’acqua che sorge dalla sorgente ma poi cammina…La goccia d’acqua è il tuo stato d’animo in un preciso istante ma non è il fiume, il tuo stato d’animo non rappresenta te. Se te hai raggiunto questa consapevolezza nessuno al mondo può turbarti più di tanto. E ogni gesto e parola che gli altri hanno nei tuoi confronti appartiene a loro e non a te. Quindi serenità e vai avanti sulla strada che hai scelto, anche quando le parole feriscono perché le persone sensibili sentono tutte le ferite, non badare troppo perché restano semplici parole uscite dalla bocca di chi le ha pronunciate. Con te non hanno nulla a che fare…
© Gabriela Balaj | 9 luglio 2013
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Quando ami una persona la accetti per come è nella sua completezza. Non si ama una persona solo per i suoi pregi e per le sue doti positive, quello non è amore. Stai confondendo i tuoi sentimenti, quel sentimento si può chiamare affetto oppure stima ma non ha nulla a che fare con l’amore. Se tu stimi una persona per le sue qualità ma non ti piacciono le atre caratteristiche della stessa persona che possono sembrare agli occhi di altri negative, se ti piacciono delle cose di lei ma allo stesso tempo dici che ci sono alcune cose che vorresti cambiare è ovvio che il tuo non è amore. L’amore, quello vero, non fa divisioni, non guarda i difetti dell’altro, non nota le virgole e non prova assolutamente a cambiare l’altro. Perché? Semplicemente perché nessuno può cambiare nessuno, o meglio, ogni uno di noi deve lavorare su se stesso se desidera migliorare alcuni aspetti del proprio carattere ecc. Succede molto di frequente che le persone credono di amare, succede che sono convinti che amare è la cosa più facile al mondo ma se vai ad analizzare attentamente, il loro è tutt’altro che amore. Come capire allora? Semplice. Bisogna essere sinceri con se stessi e farsi una semplice domanda: questa persona ha dei difetti che non riesco a tollerare? Se la risposta è positiva è chiaro come la luce dell’alba che non ami questa persona, quindi non mentirti e agisci di conseguenza.
© Gabriela Balaj | 10 luglio 2013

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Ogni cambiamento spaventa. Adulti e bambini hanno paura di fare cose nuove, di cambiare ambiente e abitudini… Perché? E’ questione di condizionamenti mentali. Nella maggior parte dei casi la paura proviene da un giudizio che diamo a noi stessi o che gli altri ci hanno dato. Di fronte ad un cambiamento che desideriamo con il cuore spesso interviene la mente e ci fa provare il dubbio e la paura. Ci diciamo inconsciamente: “Non provare neanche, sei matta(o)? Non hai le capacità, non hai le risorse. Resta dove sei perché non sai quello che troverai“. Che dire poi di questo condizionamento pesante come un macigno: “chi lascia la strada vecchia per prendere la strada nuova, sa cosa lascia ma non sa cosa trova!” L’effetto generato dai condizionamenti non ha nulla a che fare con il coraggio e la speranza ma solo con la paura e l’insicurezza. Ecco perché io difficilmente ascolto i consigli degli altri. Perché mai dovrei farlo, so che anche loro hanno dei condizionamenti per cui non è meglio ascoltare la mia profonda intuizione proveniente dalla mia anima? Per esempio se dico ad un amico che sono indecisa se pubblicare un libro, so per certo che mi darà una risposta basata sui suoi condizionamenti e sulle sue esperienze. Non ritengo che mi possa aiutare in alcun modo. Se voglio pubblicare e dentro di me sento che la cosa è giusta lo faccio e basta. Poi il tempo mi darà ragione se ho fatto bene o meno.
Uguale funziona per i condizionamenti legati al denaro. Per chi proviene da una famiglia povera sono condizionamenti anche fortissimi. Mi ricordo per esempio a casa mia da piccolina non c’erano mai i soldi per fare una gita, per acquistare libri o cose che riguardavano la gioia e il benessere, la maggior parte delle liti dei miei genitori, a cui assistevo, avevano alla base il problema della mancanza di soldi. Sono esperienze e condizionamenti che vuoi non vuoi ci segnano, hanno delle conseguenze su di noi, per cui occorre fare un bel lavoro di reset del cervello se non vogliamo rivivere momenti simili nel corso della nostra vita. Quindi la cosa principale, la più importante da fare subito è individuare e rimuovere i propri condizionamenti. Ogni uno di noi ne ha diversi. Joe Vitale lo ripete in ogni articolo e in ogni libro che scrive. Dice di fare attenzione a come parliamo e pensiamo: “Come fai a sapere che cosa desideri? Afferma ciò che non vuoi e capovolgila. In altre parole, ascolta i tuoi problemi e poi trasformali in opposto, in tue intenzioni. Ogni volta che giudichi qualcuno, interrompi e chiediti se la sentenza si adatta anche a te. Puoi ripulire il tuo interiore. La forza interiore è interna. Non cercare all'esterno. Guardati allo specchio.” In altre parole possiamo e dobbiamo sempre partire da noi stessi e lavorare sui nostri condizionamenti mentali radicati profondamente nel subconscio.
E gli altri? Tutti quelli che insegnano? Certo che si può e si deve imparare qualcosa da ogni persona, anche da uno sciocco o pazzo, si può imparare dai libri, dai corsi, dall’esperienza degli altri, dal più umile vecchietto che ti racconta la sua storia di vita, ma poi devi riuscire a mettere anche in pratica ciò che hai imparato. Trova un tuo equilibrio e una tua pace interiore. Come? Guarda dentro di te, nei tuoi punti più dolenti, nelle tasche della tua anima. “Ci vuole coraggio per guardare profondamente dentro di sè, ma d'altro canto finchè non ci saremo riusciti non potremo sperimentare una vera pace, nè un'autentica libertà” dice il medico indiano Deepak Chopra. Inutile volere se dopo la volontà non segue nessuna azione. Inutile trovare scuse per non lavorare alla tua crescita interiore, inutile lamentarsi soltanto. Sei tu responsabile di tutto ciò che ti accade in ogni attimo della tua vita. Osho insegna:
“E' bene continuare il lavoro e parallelamente continuare a lavorare su te stesso. Non essere mai in fuga perché la fuga non ti servirà. La migliore soluzione è quella di lavorare nel mondo ma non essere perso in esso. Lavora per cinque o sei ore e poi dimenticati di tutto. Dedica almeno due ore alla tua crescita interiore, un paio d'ore all'amore, i figli, gli amici, la società. La vostra professione dovrebbe essere solo una parte della vita.”
Vai e dedicati a te stessa (o), analizza e scava, lavora su te stessa (o), prima lo fai, prima capisci. Non aspettare un miracolo. La vita è ORA. 

© Gabriela Balaj | 30 agosto 2013
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Il vero amore è simile a quello che provano le buone mamme, quelle che lasciano liberi i propri figli quando i figli decidono che sia il tempo giusto. L’amore puro è quello dove esiste il non-attaccamento, per cui non centra con il possesso di persone o cose che fanno parte della nostra vita. Tuttavia c' è chi confonde il non attaccamento con il distacco, l’indifferenza o il disinteresse. Sono in realtà concetti molto differenti. Una brava mamma che lascia andare i figli lo fa con affetto e amorevole atteggiamento anche se il suo cuore piange nel suo intimo profondo. Essere indifferente non significa che sei forte e non attaccato a cose o persone. L’indifferenza procura una lenta morte affettiva della persona. E’ un atteggiamento freddo e poco amorevole, che ci priva di un’energia che governa il cosmo: l’ Amore Incondizionato. 
© Gabriela Balaj | 1 settembre 2013
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L'apertura del Cuore
Molti si chiedono come fare ad aprire i chakra, che cosa significa l’apertura del cuore.
Vi posso dire cosa io capisco, magari un maestro illuminato vi dirà altro, io non mi ritengo risvegliata, neanche maestra, neanche sensitiva, sono una semplice persona, un po’ matta a definizione di alcuni, un po’ troppo infantile secondo altri, ma ci lavoro su…
Da quello che ho capito quasi la totalità delle nostre paure nascono dalla mancanza d'Amore.
Amore non donato e Amore non ricevuto in questa vita o nelle vite precedenti a seconda delle teorie del dr. Brian Weiss. <<L'amore e la più potente energia di guarigione dell'Universo. L'amore trascende i limiti del mondo fisico e non si esaurisce con la vita terrena>>, afferma Weiss. Inoltre dice che “la nostra realtà quotidiana è infatti condizionata dalle situazioni più significative delle nostre vite precedenti.” Nei suoi libri parla di fatti che traboccano di saggezza, amore e conoscenza. Perché aiutare gli altri a guarire, dice Brian Weiss, a capire e a evolvere nel proprio sentiero spirituale è il compito più nobile che un'anima abbia.
Non solo il dottore Brian Weiss ma tutti i grandi saggi di ogni tempo concordano sulla stessa cosa, ciò che veramente ci portiamo a livello di anima con noi tra i vari secoli è l’amore, la capacità che l’anima ha di amare. « Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità » diceva anche il grande GUSTAVO ADOLFO ROL (1903 - 1994) vissuto a Torino. Per chi non conosce Rol era: “un sensitivo capace di imprese che non hanno nulla di normale e che è impossibile interpretare. È in grado perfino di fare viaggi nel tempo, di conversare con entità che hanno raggiunto l'oltretomba da secoli o di far piombare in un salotto col belato della capra anche il suo campanaccio. Un busto di marmo pesantissimo, senza che nessuno si muovesse, passò da un caminetto al centro di un desco». Così il giornalista e scrittore Enzo Biagi nel suo libro E tu lo sai? (Rizzoli, 1978) descrive la straordinaria figura di Gustavo Rol. Chi era veramente? Lo hanno definito sensitivo, medium, mago, indovino e molto altro ancora. Egli però rifiutava di essere incluso in una qualsiasi di queste categorie. Così rispondeva al giornalista Renzo Allegri, autore della prima monografia su di lui, all'epoca di un inchiesta sul paranormale (1977) svolta per il settimanale Gente:
«Ma è sicuro che io sia importante per la sua inchiesta? Io sono una persona qualsiasi. Non ho niente a che vedere con i medium, i guaritori, gli spiritisti che lei intervista. Quello è un mondo lontano dalla mia mentalità. I miei modesti esperimenti fanno parte della scienza. Sono cose che in un futuro tutti gli uomini potranno realizzare».
Ora mi direte si facile , tutti parlano di questo “amore”, ma per me è solo un termine abbastanza sdolcinato e troppo spesso usato da cani e porci, io non lo sento nel cuore tutto questo grande amore! Come posso fare a provarlo? Io ti dico che è giusto che ogni uno arriva con i suoi tempi. Non devi fare un immenso sforzo per riuscire ad aprire il tuo cuore. “Non devi fare cose straordinarie per cambiare il tuo stato d'animo e per alzare il tuo stato vibratorio. Basta raccogliersi dentro se stessi ed eliminare le frequenze che non servono più. Lasciare andare completamente il passato. Lasciare le lacrime scorrere se devono ancora scorrere. Lasciare il sorriso fiorire se necessita di fiorire. Lasciare che il dolore riaffiori se è necessario che esso riemerga. Solo questo. E’ necessario raccogliersi dentro se stessi ed aprire il Cuore. Stai in silenzio. Il silenzio della Mente aprirà la porta del Cuore. E tutto quello che è custodito gelosamente dentro sarà lasciato fluire. Solo in questo modo il Cuore si libera. Solo in questo modo il Cuore è pronto ad affrontare un nuovo percorso, una nuova realtà, un nuovo cammino. I residui del passato vengono lasciati laddove appartengono: nel passato. Aprire il Cuore vuol dire liberarlo di tutto quello che lo trattiene a manifestarsi nel presente nel suo pieno potenziale.
Solo questo."

Smettila di spiegare, la gente sente solo ciò che vuole sentire! 
© Gabriela Balaj | 4 settembre 2013
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- Tu sei una gazzella, come fai a parlare di solitudine? Hai tanti animali intorno! Tanti ti ammirano, ti amano, ti cercano...
- Si è vero, mi cercano quando hanno bisogno di me… Ma non conoscono la vera me, non sanno che ne ho bisogno anch'io, semplicemente perchè non chiedo. Alla sera quando tutti vanno a dormire rimango con la mia solitudine... Non condivido con nessuno il mio nido. Ne i miei sogni, ne il mio dolore.
- Si ma ricordati che te sei un esempio per molti, sei una che corre, sei rapida, velocissima in tutto, non farai mai squadra vincente con una lumaca…E’ impossibile anche se stai forse cercando di illuderti che basta aspettare e rispettare i tempi degli altri.

© Gabriela Balaj | 9 settembre 2013
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I libri sono come le persone. E viceversa. I libri ci scelgono e dobbiamo conservarli con cura e apprezzarli per i loro tesori. Bisogna valutare ogni libro soltanto dopo aver conosciuto il contenuto.

Io penso che ogni persona è un libro, ogni anima è un libro unico, irripetibile. Alcune persone come i libri hanno delle copertine bellissime, un bel aspetto ma pochi contenuti. Altre invece sembrano ancora più pregiati, rilegati a mano, curati nell’ aspetto per poi scoprire che i contenuti sono deludenti. L’altra categoria sono le persone all’ apparenza piccolissime, umili ma che all’ interno conservano contenuti meravigliosi. Le persone come i libri, sono tutte da leggere e mai giudicare dalla copertina. Ciascuna con il proprio aspetto, ciascuna con il contenuto che è.
© Gabriela Balaj

Troppe volte…
Troppe volte giudichiamo il libro dalla copertina.
Troppe volte diamo per scontato le parti belle della nostra vita, incluso le persone, cosi facendo le allontaniamo anche quando sappiamo con certezza che nell’anima ci appartengono.
Troppe volte sottovalutiamo gli altri e soprattutto noi stessi.
Troppe volte non insistiamo quando c’è da impuntarsi e troppe volte invece ci impuntiamo quando dovremmo lasciar perdere.
Troppe volte siamo ciechi nonostante ci dicono che la nostra vista è perfetta, noi non vediamo ciò che sta nascosto proprio davanti ai nostri occhi.
Troppe volte chiudiamo il cuore invece di aprirlo e ci lasciamo sottomettere inconsciamente dalle volontà di chi da anni ama condurre le nostre vite.
Troppe volte ci ammaliamo perché neghiamo e rifiutiamo ciò che il cuore ci grida, ignoriamo il cammino che la nostra profonda essenza ci indica.
Troppe volte continuiamo a vivere l’inferno della guerra tra il nostro cuore e la nostra mente, invece di portare la pace tra loro rinunciamo a noi stessi con la scusa per la “pace degli altri”.
Troppe volte facciamo cadere e rompere le cose preziose e le irripetibili occasioni semplicemente facendole scivolare via tra le dita come la sabbia e poi ci guardiamo a lungo impietriti le mani vuote.
Troppe volte ci sembra difficilissimo amarci e preferiamo credere che non siamo capaci, di conseguenza ci sembra assurdo se qualcuno lo facesse.
Troppe volte sentenziamo situazioni in base al nostro vissuto senza fare il minimo sforzo di metterci nelle scarpe altrui.
Troppe volte viviamo da zombi camminando sul sentiero della vita incapaci di cambiare una virgola a cominciare dal cibo che usiamo per nutrire il corpo, la mente e l’anima.
Troppe volte guardiamo ma non osserviamo, ascoltiamo ma non sentiamo, parliamo ma non ragioniamo, critichiamo ma non amiamo.
Troppe volte ignoriamo che esistono infinite realtà di luce e vediamo le ombre che vogliamo vedere.
Troppe volte lottiamo contro noi stessi.
Troppe volte diamo per scontato tutto.
Troppe volte ho usato queste due parole…
© Gαbriєℓα Bαℓαj | 3 ottobre 2013

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