Notte Buia dell'Anima | Accelerazione del Risveglio Spirituale

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Quando si prova un’emozione bella o brutta, passione, gioia, rabbia o malinconia, dobbiamo pensare se questa emozione sta alimentando il nostro ego oppure  è un'emozione che proviene dalla Luce del Creatore e che ci nutre lo Spirito. In verità lo Spirito è perfetto di suo, solo che noi non lo ricordiamo.  
Avete presente il simbolo del Tao? Ogni uno di noi è Tao. Ogni uno di noi contiene molteplici caratteristiche: bontà, generosità, tenerezza, molte si trovano nella nostra parte conscia oppure nel lato yang direbbero i cinesi. 
Nella parte inconscia, nel lato oscuro (non illuminato - yin)  tutti noi abbiamo gli opposti di quelle caratteristiche. Spesso sono nascoste, ma questo non significa che sono inesistenti. Il problema si pone nel caso di caratteristiche estreme. Ad esempio una persona molto calma non sa che ha dentro di se anche della rabbia che prima o poi verrà fuori, perché la sua rabbia forse la tira fuori raramente, è in qualche modo celata nell’inconscio. Tutte le persone troppo calme hanno anche una parte di aggressività, tutte le persone troppo buone hanno anche una parte di malizia e cosi via. Questa persona calma avrà molti modi nel corso della sua vita di guardare in faccia la sua rabbia e di accettarla. In che modo? La vita la porterà a conoscere sempre certe persone o situazioni che hanno un carico di aggressività e rabbia finché essa si chiederà “Ma perché proprio a me che sono tanto calma, capita sempre d’incontrare situazioni che hanno a che fare con delle persone arrabbiate? Qual è la lezione che devo imparare?” Quella persona incontra individui rabbiosi perché lei ha memorie di rabbia e quegli individui sono lì per fargli da specchio, vogliono quasi dirle: “Noi siamo una parte di te. Accettaci, accoglici ed amaci.” Questo lavoro di accettazione, di amore è molto importante, perché permette di vivere con serenità e consapevolezza. Yin e yang, il bene e il male sono le due facce della stessa medaglia. Gli opposti sono entrambi presenti e se equilibrati non arrecano alcun danno. Non può esistere male senza bene e viceversa. Più si cerca di combattere il male più lo si attira. Più la persona cercherà di combattere la rabbia, più l’attirerà, perché lei la rabbia deve accettarla, non scacciarla. Quando accettiamo ogni caratteristica di noi stessi diventiamo più equilibrati. Solo a quel punto è possibile salire sulla scala della spiritualità, evolvere, fare qualche salto quantico se vogliamo usare i termini alla moda oggi. A quel punto occorre capire che siamo corpo, materia, fisico per l’1% e l’altro 99 % di noi è Luce ovvero Spirito. La fiducia in noi stessi comincia con questa  certezza nella Luce del Creatore. Nonostante il tanto buio da cui possa essere circondata una situazione,  ricordiamoci che nella vita non si tratta di ottenere ciò che noi vogliamo, ma, solo quello che ci serve e ciò di cui la nostra anima ha bisogno. Noi possiamo essere i nostri critici più severi e i nostri peggiori nemici se permettiamo che l'insicurezza prenda il sopravvento. Quando la negatività inizia a insidiarsi nella mente, è necessario contrastala con la compassione. Cambiare le sensazioni interiori negative con pensieri gentili e con emozioni positive. Ricordare a noi stessi che tutto ha un ben preciso senso spirituale, anche là dove noi non intravediamo la Luce.

Nello sviluppo spirituale esiste uno stadio conosciuto come “la notte buia dell'anima”. E’ un periodo oscuro, fatto di tormenti dell’anima, che per quanto sembri terribile, ha un grande valore spirituale e precede un periodo di felicità, che una volta superato, guardando indietro si arriverà a benedirlo. In questa fase è molto difficile prestare aiuto a coloro che si ritrovano nel bel mezzo, quasi impossibile direi, perché chi vi si trova è avvolto in una nube di sofferenza così densa che difficile fa entrare gli altri.  Chi attraversa quel stadio è talmente immerso nella sua sofferenza che la luce dello spirito non penetra alla sua coscienza. L'unico modo di dare forza e sostegno è il ripetere instancabilmente l'assicurazione che si tratta di una esperienza transitoria e non di uno stato permanente, come tende a credere chi vi si trova, ed è ciò che più gli dà disperazione. Tanta è la disperazione che alle volte il soggetto tende ad avere pensieri suicidi. Ora immaginate che nel corso della vita la nostra anima ha scelto sette porte per uscire ovvero sette determinati momenti (anno, giorno e ora esatta) quando l'anima può decidere di finire il percorso qui sulla terra. Fino all'ultimo secondo abbiamo la possibilità di ripensare. Questo accade per esempio nei incidenti, c’è chi va in coma e poi ne esce ecc. E’ importante riuscire a comprendere che tutte le persone e gli eventi importanti che incontriamo nella vita non sono un semplice caso, ma sono incontri decisi e in accordo con le anime, prima di incarnarci. Per questo motivo non dobbiamo mai avere odio e rabbia per chi ci fa soffrire, perchè è semplicemente un'anima compagna con la quale ci siamo messi d'accordo prima di venire in corpo. Se per esempio dovevi morire a 78 anni, ma per disperazione decidi di toglierti la vita 3 anni prima, perchè lo decidi col libero arbitrio, devi sapere che nella prossima vita ti reincarni e vivrai solo 3 anni, esattamente quelli che non hai finito nella precedente. Ma ti sceglierai una coppia di genitori che avrà bisogno di fare l'esperienza di perdita figlio a 3 anni (sempre in accordo con quelle anime). Per cui non sarà una vita sprecata. Per l'Anima non esiste il dualismo tipico del mondo della materia, ci sono solo esperienze. Ogni esperienza è apprendimento.
Tutto è utile per fare esperienza. Tutto è utile all’ accelerazione del risveglio spirituale. Le varie discipline e religioni, le vocazioni, i talenti e tutte le forme di amore, l’amore per ogni tipo di essere umano e non,  per sino gli amori impossibili sono tutti utilissime esperienze. La più alta forma di amore si verifica quando le anime hanno sperimentato migliaia di forme e finalmente si riconoscono a livello di anime, è l’amore tra le anime gemelle che alcuni maestri hanno chiamato anime di Fiamma Gemella.
Sapete perché il Creatore non ci ha dato un senso per poter sentire e ricordare il pianto delle anime? Perché  sarebbe impossibile poi cancellare quel suono dalla nostra mente, perché è terribilmente doloroso sentirlo. La stessa cosa vale per il ricordo della gioia che un’anima di fiamma gemella prova per esempio quando re-incontra l’amata fiamma. Quello di cui si parla non è semplice ricordo d’amore tra UOMO-DONNA ma qualcosa che riguarda le anime, non i corpi fisici. Per comprendere questo con la mente umana occorre capire che cosa è un ANIMA.
Secondo la psicologa Roberta Sava “l'anima è l’essenza che si trova a metà fra lo Spirito e il Sè Superiore; a sua volta il Sé Superiore è in contatto con la coscienza individuale, o personalità terrena. L’anima ci guida e ci da la possibilità di manifestare attraverso le scelte e le azioni che compie la personalità terrena, il nostro piano evolutivo. E’ un Essenza eterna e, dunque, è sempre la stessa di vita in vita…. L’anima ha la facoltà di dividersi in molteplici espressioni di sé, ognuna con una coscienza individuale; ognuna con una vita. Dal punto di vista dell'Anima il tempo non esiste.” Ora immaginate un'anima che un tempo era fusa insieme ad un'altra, sono la stessa essenza, ma che poi si sono incarnate e divise in due veicoli fisici differenti. Questi veicoli si inseguono per moltissime vite, per tanti anni e in tante incarnazioni. Ecco perché i problemi delle fiamme sono giganteschi rispetto alla maggioranza delle coppie. I loro non son solo problemi di provenienza del cuore da una vita. Sono cose che è impossibile spiegare a parole, perché si possono solo sentire nel profondo: alcuni le chiamano intuizioni, sensazioni, premonizioni, illusioni, in realtà non esiste un termine esatto per spiegare quello che riguarda l'unione delle anime. La  vita su questa terra è una palestra per le anime nella grande scuola dell'infinito, però alcuni di noi siamo alle elementari, altri alle medie ecc. E va benissimo così…
© Gαbriєℓα Bαℓαj

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