Facebook è come Ikea
Facebook
come Ikea
Dopo un
anno e mezzo di quasi giornaliera frequentazione di questa piattaforma posso
dirvi in parole povere la mia conclusione. Come in tutte le cose per poter
parlarci bisogna aver fatto l’esperienza, ecco cosa ho capito io, mi sono fatta
la mia idea e posso dirvi a che cosa serve Facebook o meglio come ci pilotano
per farci fare ciò che loro vogliono.
Avete
presente la grande catena Ikea? Ebbene Facebook è simile all’Ikea per molti
aspetti.
Perché sei
attirato e vai dall’Ikea e su Facebook? Vai a trascorrere del tempo in questi
posti solo grazie all’illusione; sei attirato perché sono come dei grandissimi
calderoni, dove pensi che puoi trovare di tutto. Magari sei single e pensi come
sarebbe “romantico”, se cosi, per caso potresti
incontrare la tua metà. Magari sei un appassionato di “orchidee” e li puoi
ammirare tante specie. Su Facebook puoi avere “tutto” senza neanche pagare. Si perché
facebook è gratuito ed è accessibile a tutti dai piccini fino alla terza età,
tutti possono iscriversi senza grandi difficoltà, per cui neanche devono
preoccuparsi dei costi, devono solo esprimere ciò che amano e viceversa.
L’
abitudine è l’illusione numero 1
Molti
vanno sempre all’Ikea pensando che i prodotti che trovano li sono di qualità, o
almeno che hanno il giusto rapporto qualità-prezzo. In realtà i prodotti per la
maggiore sono di bassa o media qualità.
Lo stesso
principio vale per chi va sempre su Facebook e neanche nota le altre piattaforme,
oppure trova la scusa “ a me piace solo Facebook “ escludendo apriori gli altri
canali solo per abitudine.
La
scelta è l’illusione numero 2
Sul social
diamo i nostri “mi piace” quasi sempre d’impulso, la maggior parte dei clic
viene fatto in pochi secondi quindi si basa su sensazioni ed emozioni che un’immagine
o frase ci trasmette. Non si verifica quasi mai chi ha messo la foto, a chi appartiene
l’immagine o la frase, se è frutto della sua creatività
oppure solo una cosa copiata, insomma, non si verifica quasi mai.
Lo stesso
succede dall’ Ikea quando compriamo senza guardare l’ etichetta, compriamo un
cuscino solo perché ci ricorda una piacevole sensazione a livello subconscio.
La
varietà è l’illusione numero 3
Quando
andiamo da Ikea immaginiamo che troviamo tutto, in realtà a me è capitato di
andare per cercare una cosa e uscirne senza aver trovato nulla neanche di
simile. Lo stesso succede su Facebook, pensiamo di trovare ogni cosa ma di
fatto su Facebook troviamo solo una percentuale del tutto, solo chi si è
iscritto.
Non
perdo tempo, questa è l’illusione numero 4
Decidiamo
di andare all’Ikea con le idee chiare, non perdiamo tempo, andiamo a prendere
solo gli articoli di cui necessitiamo, solo ciò che è sulla lista fatta a casa.
In verità spesso usciamo con tanti altri articoli che non c’ entrano nulla con
quelli sulla lista.
Su Facebook
ci proponiamo di fare presto, di non cliccare e di non commentare ciò che non
ci riguarda ma di fatto c’è sempre qualcuno che ci nomina o tagga e si finisce per ringraziare e
commentare tutto ciò.
Il
Labirinto è l’illusione numero 5
Il
percorso a labirinto non è una casualità ma è stato studiato appositamente per
farci stare più a lungo nel negozio, in questo modo ci possiamo distrarre con
centinaia di articoli utili e soprattutto futili.
Anche sul
social uno entra con la convinzione di verificare i messaggi privati e di
leggere solo le novità del gruppo preferito ma si finisce per dire la sua su un
argomento che tratta i politici o i nonni, argomento che non ha nulla in comune con la
tematica del gruppo ecc.
Il
Bar è l’illusione numero 6
Stai per
arrivare alla fine del percorso, ecco che sono passate ore e la fame o la sete
arriva, nonostante ti eri promesso “nulla cibo spazzatura” finisci seduto al
bar di Ikea a mangiare il tuo pannino con le patatine ecc.
Lo stesso
principio vale per Facebook, arrivato ad una certa ora ti eri proposto di non
usare la chat e quando oramai hai deciso di uscire ecco che un amico ha bisogno
urgente del tuo aiuto e non puoi fare a meno di entrare in conversazione.
Queste
sono soltanto alcune delle molte illusioni, tutte basate sullo stesso principio
delle grandi catene commerciali. Non ho voluto parlare della pubblicità mirata
basata sulle nostre preferenze, dei dati sensibili, della privacy, del furto di
immagini o d'interi profili, pagine e gruppi, del comportamento penoso di alcuni
soggetti. No, di questo forse è meglio di no, altrimenti non ricordo dove ho
lasciato il mio carrello…Gabriela Balaj