L'Amore è Eterno
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L'Amore è eterno, cambiano i corpi ma l'amore non muore mai. Amore viene dal latino a-mors, cioè senza morte. Quindi se due anime si sono amate veramente, quando si re-incontrano non devono lavorarci per far nascere l'amore, semplicemente perchè il loro sentimento non è mai morto. Se ci devi lavorare per far nascere il sentimento ti consiglio di lasciar perdere. Non nascerà. Se c'è, c'è ! E lo senti dall'inizio. Questa testimonianza è uno dei tantissimi esempi di incontri dove l'amore c'è.
ॐ Gαbriєℓα Bαℓαj
L'Amore è eterno, cambiano i corpi ma l'amore non muore mai. Amore viene dal latino a-mors, cioè senza morte. Quindi se due anime si sono amate veramente, quando si re-incontrano non devono lavorarci per far nascere l'amore, semplicemente perchè il loro sentimento non è mai morto. Se ci devi lavorare per far nascere il sentimento ti consiglio di lasciar perdere. Non nascerà. Se c'è, c'è ! E lo senti dall'inizio. Questa testimonianza è uno dei tantissimi esempi di incontri dove l'amore c'è.
ॐ Gαbriєℓα Bαℓαj
Era il 16 luglio, iniziavo la mia nuova vita lavorativa, finalmente stavo realizzando il sogno della mia vita, commerciare con l'estero,lasciando lo studio commerciale che avevo da anni, rischiando il tutto per tutto, sarei dovuta partire il 17 ma l'agenzia di viaggio mi sbaglio' il giorno della prenotazione.
Mi ritrovai a Fiumicino all'aeroporto in partenza per il Brasile, ero emozionata, non stavo nella pelle, faceva caldissimo, così decisi di andarmi a prendere un gelato, cosa insolita per me visto che non amo i gelati, però così feci.
Mi misi in fila, una lunga fila e davanti a me c'era un signore, ad un certo punto il signore si gira per chiedermi se potevo tenergli il posto mentre lui sceglieva il suo dolce.
Un fulmine, una scossa, un tremore dentro di me, appena questo signore mi guardò rimasi letteralmente colpita, fulminata, turbata.
Andai in tilt non capivo che mi stava succedendo, ero stata rapita letteralmente dagli occhi di quel signore ma non capivo il perché, era un bel'uomo si, ma molto più grande di me, non aveva nulla da potermi fare un effetto del genere, ero come impazzita, i suoi occhi mi erano arrivati come delle frecce dirette al cuore.
Tremando come una foglia mi sedetti vicino a lui visto che non c'erano altri posti, ancora non capivo che mi stava succedendo.
Appena seduta questo signore iniziò a parlarmi in spagnolo, tra poco svenivo, e nella mia mente mi chiedevo come facesse a sapere che parlavo spagnolo, comunque iniziammo a parlare, lui mi spiegò di essere un medico e che si trovava in Italia per lavoro come tutti gli anni in estate, ma che viveva in Argentina.
Io mi misi a raccontare la mia nuova avventura brasiliana.
Da subito ci fu molta simpatia, mi disse che ha molti amici in Brasile per cui se ci fossimo scambiati i nostri contatti mi avrebbe aiutato con il mio lavoro.
Tutto fu molto naturale come se avessimo amici in comune da anni.
Ci salutiammo con la promessa di contattarci.
Presi il mio volo verso Miami.
Partì tre ore di ritardo, ma ero talmente assorta nel pensare e sognare quel signore che le ore mi passarono velocemente.
Dentro di me dicevo di essere assolutamente pazza!!
Come facevo a pensare di continuo e sognare di stare con un uomo visto venti minuti? Già mi mancava!! Tutto ciò era pazzesco!
Fantasticavo già sul nostro eventuale incontro in Italia.
Arrivai a Miami con tre ore di ritardo, persi la coincidenza per il Brasile, mi dovetti mettere l'anima in pace e mettermi in fila per il passaporto.
Dopo un'ora e mezzo di fila mi gli addetti all'aeroporto mi dissero che avevo sbagliato fila e che non dovevo trovarmi li, per cui mi mandarono da un'altra parte dell'aeroporto e davanti a me un'altra fila, l'ennesima.
Ero scoraggiata, ma a quel punto mi si è accese una lampadina, dissi dentro di me "giorno sbagliato della partenza, aereo rotto che arriva tre ore dopo, un fila chilometrica che non dovevo fare, ci sarà un motivo a tutti questi disagi?", mi girai e dietro a me c'era lui Enrique! Ecco il motivo! Enrique! Enrique era dietro a me, lui sgranò gli occhi, incredulo mi dice "Valentina sei tu?" "impossibile che tu sia qui, ma eri sul mio aereo?" , "no" gli dico "ero su un'altra linea".
Ero rossa come un peperone, imbarazzata per tutte le assurde cose che avevo immaginato in volo ma anche lui sbalordito, continuava a dirmi ma non è possibile che tu sia qui.
Iniziammo di nuovo a parlare, ci aspettammo come se viaggiassimo insieme.
Ad un certo punto io mi recai all'ufficio informazioni mentre lui si avviò al suo gate, poi si fermò ad aspettarmi.
Mi dissero che avrei dovuto cambiare aeroporto ed ero dispiaciuta, volevo stare con lui.
Iniziai a correre verso di lui a gesti mi chiese se fossi rimasta con lui e gli accennai un "no" a quel punto lui lanciò la sua valigia e ci abbracciammo come in un film, un abbraccio così forte, puro sincero, io ci sentii tanto amore, non riuscivamo a staccarci l'uno dall'altro, mi dette un bacio sulla guancia, mi tirò su la spallina della maglia, un gesto che mi colpì molto e mi promise che ci saremo visti presto.
Ci salutammo e continuammo il nostro viaggio.
Ero persa definitivamente, ma avevo un dolore dentro pazzesco.
Un colpo al cuore.
Aspettai tre giorni e decisi di scrivergli a cuore aperto ciò che avevo pensato nel primo momento che lo vidi e gli spiegai bene il momento di cambiamento di vita che stavo passando.
Senza mangiare e senza dormire due giorni attesi, fino al giorno che mi arrivò la sua risposta.
Mi disse che anche lui stava passando un grosso cambiamento di vita a causa della sua separazione, e che anche lui ebbe una sensazione strana quando mi ha conosciuto, come se ci conoscessimo da sempre.
Mi chiese di telefonargli, così ci sentimmo per telefono e la prima cosa che mi disse fu "non so come e quando ma so che tu sei la donna del mio destino, ho pensato e ripensato al nostro doppio incontro e non è un caso se ci siamo incontrati".
Parlammo due ore, e scoprii che abbiamo un mare di cose in comunque anche la data di nascita, lui il giorno dopo del mio.
Qualche giorno dopo mi arrivò una sua mail dove mi chiedeva se ci potevamo vedere in Argentina prima che io partissi per l'Italia.
Ci pensai 5 minuti e dissi "Si"!
Prenotai subito un aereo e dopo giorni 5 ero nel suo paese a casa sua!
Prenotai subito un aereo e dopo giorni 5 ero nel suo paese a casa sua!
Pensai di vivere in un film!!
Un film d'amore ma tutto era vero.
Passammo due giorni da favola, tra baci risate e coccole e programmi per il futuro! Come se fossimo una coppia affermata da tempo!
Mi raccontò parlando del nostro incontro che tre suoi amici che vivono in nazioni diverse pochi giorni di incontrarmi gli avevano chiesto dove aveva messa l'italiana, ma lui non capiva. Tutti gli chiedevano notizie della ragazza italiana, e poi la ragazza italiana arrivò.
Facemmo programmi di vita e di lavoro.
Mi disse con molta sincerità, che aveva in corso una storia con una ragazza, alla quale vuole bene ma che io gli ho sconvolto la vita, ma non vuole passare la vita con lei, sente che non c'è futuro.
Mi chiese se avrei voluto costruire qualcosa di serio con lui e se ero disposta a lasciargli del tempo per sistemare la sua vita, naturalmente accettai, non potevo fare diversamente visti miei sentimenti.
Adesso sono qui che attendo, scrivendogli mail d'amore e attendendo che lui sistemi la sua vita.
La telepatia ci unisce e compensa la distanza.
Non lo sento con la voce, in questi ultimi due mesi, solo per mail o messaggi, ma è come se mi sentisse ogni volta che sto male e piango lui mi scrive.
Ammetto che a volte mi manca l'aria, però poi so che c'è o comunque mi affido al destino e aspetto.
Ancora guardo le foto di noi due per convincermi che è tutto vero e che esiste davvero il mio Enrique e anche questo tipo di amore, questi legami d'anima forti, che ti sconvolgono, che ti danno una gioia pazzesca ma anche un dolore intenso inspiegabile nell'assenza dell'altro.
Io credo di avere trovato la mia anima gemella e ringrazio Dio e gli angeli tutti i giorni, di questo dono che mi hanno fatto.
Io credo di avere trovato la mia anima gemella e ringrazio Dio e gli angeli tutti i giorni, di questo dono che mi hanno fatto.